Museo delle Arti di Nocciano, Centro Espositivo e di Promozione Culturale
Largo Madonna del piano
65010 NOCCIANO (PE)
La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta al pubblico fino al 9 gennaio 2010 nei giorni di sabato, dalle 10.30 alla 12.30, e di domenica dalle 16.30 alle 19.30.
“Legami di sangue” proposta nel Museo di Arte Contemporanea di Nocciano (PE) come strumento per capire ciò che lega Abruzzo e Lombardia.
La mostra pone a confronto 5 artisti lombardi e 5 artisti abruzzesi, e si avvale di operatori ed esperti del settore di entrambe le regioni nell’intento di trovare nuove soluzioni e nuovi legami che potranno tornare utili alle due realtà regionali.
VisualContainer è stata invitata da Ivan d’Alberto, direttore del Museo, ad unirsi al programma espositivo e di confronto, presentando una selezione di due video in grado di fornire utili spunti su questo legame tra Nord e Sud e porre utili interrogativi sulla contemporaneità:
Iginio De Luca: L’urdemo emigrante (2008)
U.S.O. Project + Selfish: Girl Running (2009)
Legami di Sangue sarà inaugurata domenica 5 dicembre alle ore 17.00.
Interverranno, oltre agli artisti elencati, Ivan D’Alberto, direttore del Museo di Arte Contemporanea di Nocciano, Maria Presutto, esperta e conoscitrice del sistema artistico lombardo, Giorgio Fedeli, presidente di Visualcontainer e Benedetta Spalletti, responsabile della galleria Vistamare di Pescara.
Questa occasione culturale servirà all’Abruzzo per studiare la metodologia lombarda sul fronte dell’economia e del mercato dell’arte, mentre servirà alla Lombardia per intercettare nuove risorse umane (gli artisti) da immettere nel proprio sistema.
I nomi scelti per questa mostra sono, per l’Abruzzo, Andrea Berardinucci, Igor Cascella, Carlo Federico, Alessandro Rietti e Giacomo Sabatini, mentre per la Lombardia, Lisa Dalfino, Igino De Luca, Luigi D’Eugenio, Valentina Garbagnati e gli U.S.O. Project + Selfish (Giovanni Antignano, Matteo Milani e Federico Placidi).
Ognuno di loro presenterà un lavoro che esprima al meglio il proprio linguaggio creativo tenendo in considerazione il tema principe della mostra.
‘Legami di sangue’ è una rassegna espositiva che nasce per sottolineare questo antico legame tra Nord e Sud ma, rappresenta per il Museo di Nocciano anche l’occasione per festeggiare, a suo modo, i 150 anni dell’unità d’Italia.
Edgelogue at Alliance Francaise in New Delhi/India
11st December – 12nd December 2009
New Delhi/India
Visualcontainer thanks to collaboration with COLOGNE OFF presents:
MEMORY/IDENTITY
A project by Visualcontainer Italian Videoart Distributor and Promotion
Memory and identity have been major issues in video-art investigation in the last decade of the 20th Century. Since the inception of the “new-economy”, “post-modern” and “virtual reality” era, artists have suffered from a lack of identification and placement within the world, having all the traditional assertions of gender, religion and biological property been cancelled, infringed or mixed-up.
Urged by the cyborg and bioengineering promises, during the late 90’s the electronic eye investigated the problem of giving an identity to objects and people within an unpredictable changeableness of roles and denominations, in most cases by simply shooting everyday life just as it was. At the beginning of Y2K era, challenged also by economy crises, terrorism and immigration flows in and out of mass participation, identity has still to be steadily and continuously looked for in ordinary life.
In the last ten years the global world has gotten used to most of the ever-shocking technological and biotechnological innovation: we all have learnt to face blurring biological boundaries on TV programs and to resort to “fluid” ways of existence and interrelationship thanks to the Internet and daily tech facilities. Apparently, we are more confident with our tools and with our new way of approaching ourselves and the others both physically and – more often – virtually.
Yet, something is missing, some part of our self-identification eventually lacks in the complicate puzzle of our (post) modern, contemporary construction. The video-art world has never dropped the urge for addressing such a topic and now calls for attention in an only apparently less anxious bunch of outcomes. By Giorgio Fedeli
Artists:
PATRIZIA MONZANI – Stadt Fish 2006
CHRISTIAN NICCOLI – Escalating perception/the gaze 2004
MATTEO PASIN – Disapperar 2006
CRISTINA PAVESI – Ore 13 2006
SABRINA SABATO – Il dondolo 2002
ENZO UMBACA – Soffri 2002
ALESSANDRA ARNO’ – Play 2008
ELENA ARZUFFI – Domestic parkour 2007
BARBARA BRUGOLA – Zone Lost 2008
PASCAL CAPARROS – Corpus 2008
IGINIO DE LUCA – Autofocus 2006
PIETRO MELE – Ottana 2008
In Collaboration with COLOGNE OFF and Videochannel – an online and physical space platform focused on film & video.
Chief curator,founder and director of VideoChannel, Wilfried Agricola de Cologne has invited curator Giorgio Fedeli as jurist for Cologne off 2010 and to select this programme of works.
A selection by Visual Container/Milan;
Curated by Giorgio Fedeli
Chief curator Wilfried Agricola de Cologne
Delhi International Arts Festival
COLOGNE OFF
Edgelogue presso Alliance Francaise a Nuova Delhi/India
11 dicembre – 12 dicembre 2010
New Delhi/India
Visualcontainer grazie alla collaborazione con Cologne Off e Videochannel presenta:
MEMORY/IDENTITY
Un progetto curato da Visualcontainer Italian Videoart Distributor and Promotion
Memoria ed identità sono stati questioni prioritarie nella ricerca videoartistica dell’ultimo decennio del 20° secolo. Dall’inizio dell’era della “new economy”, “post-modern” e “realtà virtuale”, gli artisti hanno sofferto una mancanza di identità e posizionamento nel mondo , essendo state cancellate, contraffatte o mischiate tutte le tradizionali categorie di genere sessuale, religione e qualità biologiche. Incalzato dalle promesse della tecnologia cyborg e bioingegneristica, negli anni Novanta l’occhio elettronico ha indagato il problema di fornire un’identità a cose e persone all’interno di un’imprevedibile instabilità di ruoli e denominazioni, nella maggior parte dei casi semplicemente riprendendo la realtà come era.
Agli inizi del nuovo secolo, messa alle strette anche da crisi economiche, terrorismo e flussi migratori dentro e fuori partecipazioni di massa, l’identità deve ancora essere fortemente ed incessantemente ricercata nel nostro vivere ordinario.
Negli ultimi dieci anni il mondo globalizzato si è abituato alla maggior parte delle sempre scioccanti innovazioni tecnologiche e biotecnologiche: abbiamo tutti imparato a fronteggiare confine biologici poco chiari nei programme televisivi e a far ricorso a vie di esistenza e di interrelazione “fluide” grazie ad Internet e alle apparecchiature tecnologiche di tutti I giorni. In apparenza, abbiamo più fiducia nei nostri strumenti e nel nostro nuovo modo di approcciare noi stessi e gli altri sia fisicamente che – ancor più spesso – virtualmente. Eppure, qualcosa sfugge sempre, qualche parte del nostro auto-riconoscimento alla fine manca nel puzzle complicato della nostra costruzione (post)moderna, contemporanea. Il mondo della videoarte non ha mai lasciato cadere l’urgenza di rivolgersi a questo problema ed ora richiama l’attenzione con una serie di risultati solo apparentemente meno angosciati.
Sono molti gli artisti dell’archivio di VisualContainer che hanno infatti scelto di affrontare I tanti travestimenti del quotidiano, tentando di porre domande circa la loro – e la nostra – identità di adesso e del prossimo futuro. Naturalmente non è possibile trovare una risposta unica dai loro lavori, ma si può rintracciare un possibile trait d’union – un’arma, se così possiamo chiamarla, per la maggior parte di loro – nel tema della memoria.
Di nuovo, la memoria diviene lo specchio in cui gli artisti osano tentare la ricerca delle loro facce e corpi, della loro interiorità e del loro approccio al mondo esterno. Il ricordo può così divenire la correlazione fisica con un genitore, un più drammatico scontro fisico con una controparte oppure semplicemente un affiorare di facce al ritmo delle più attuali pratiche audiovisive. Non di meno, l’identità può essere ricercata anche nella presentazione del passato dopo averlo mischiato con paesaggi della contemporaneità, oppure nel contatto con il nostro “sé” intrappolato nella prigione del nostro corpo o della folla.
Uno spiraglio di identità può anche improvvisamente far capolino da una sconvolgente risoluzione di un evento ordinario.
Alla fine, dove questo ci porterà non è per nulla uguale a quello che eravamo o dove eravamo quando siamo partiti prima di vedere il video: se non costituisce per nulla una soluzione, questo è almeno un buon posto per raccogliere le forze e scavare nel nostro presente.
Giorgio Fedeli
Artisti:
PATRIZIA MONZANI – Stadt Fish 2006
CHRISTIAN NICCOLI – Escalating perception/the gaze 2004
MATTEO PASIN – Disapperar 2006
CRISTINA PAVESI – Ore 13 2006
SABRINA SABATO – Il dondolo 2002
ENZO UMBACA – Soffri 2002
ALESSANDRA ARNO’ – Play 2008
ELENA ARZUFFI – Domestic parkour 2007
BARBARA BRUGOLA – Zone Lost 2008
PASCAL CAPARROS – Corpus 2008
IGINIO DE LUCA – Autofocus 2006
PIETRO MELE – Ottana 2008
In collaborazione con Cologne Off e VideoChannel – Piattaforma online per film & video.
Direttore artistico, fondatore e direttore di VideoChannel, Wilfried Agricola de Cologne ha invitato il curator Giorgio Fedeli come giuria di Cologne Off 2010 e per la selezione di questo evento. Progetto di Visual Container/Milan;
Curato da Giorgio Fedeli
Direttore artistico: Wilfried Agricola de Cologne
Delhi International Arts Festival
COLOGNE OFF
DONA IL 5 x 1000
Visualcontainer
Via Volturno 35
20124, Milan – Italy
info@visualcontainer.org