Visualcontainer come centro di ricerca sulla videoarte ha avviato, sotto la direzione dell’artista e curatrice Alessandra Arnò e di Paolo Simoni, progetti sperimentali per favorire la diffusione dell’audiovisivo sin dai primi anni della sua attività. Da questi progetti si sono generate best practices di promozione e diffusione di opere di videoarte e progetti curatoriali, atti a presentare la ricerca audiovisiva contemporanea, nazionale ed internazionale. Si sono create in questo modo opportunità per supportare sia gli artisti sia le organizzazioni che lavorano nel settore, e occasioni di collaborazioni proficue e durature, che possono sostenersi nel tempo, oltre che dare la possibilità di fruire opere e selezioni video ad un pubblico più ampio.
Nel 2009 è stato lanciato VisualcontainerTV, un canale web in streaming 24/7 che ha presentato sino ad oggi circa 150 mostre online, e che continua a presentare gratuitamente la produzione sperimentale del panorama contemporaneo.
Di recente è stato realizzato l’upgrade di VisualcontainerTV, con l’introduzione di una sezione di distribuzione on demand e in pay per view di opere di videoarte, film sperimentali, animazioni e performance. Con questa operazione si è inteso raggiungere un nuovo pubblico, quello privato, per ampliare ulteriormente la platea ed intercettare nuovi possibili fruitori “entusiasti” di poter vedere e sostenere la videoarte, anche da casa.
Se VisualcontainerTV rappresenta uno strumento per la diffusione della videoarte potenzialmente su scala globale, l’apertura nel 2010 dello spazio espositivo [.BOX] Videoart Project Space a Milano la promuove a livello locale. L’obiettivo che si è voluto perseguire è duplice: sostenere artisti e curatori locali e far approdare sul territorio milanese esperienze artistiche provenienti dalle altre parti d’Italia e dal resto del mondo creando le basi per un dialogo continuo e condiviso tra i luoghi di produzione della video arte. Dal 2010 sono stati ospitate ben 123 mostre tra cui vari “Best of” da festival, installazioni multimediali site specific, live performance e progetti curatoriali dedicatie le famose Global Opening.
Queste pratiche hanno portato nel corso degli anni alla creazione di un network professionale formato da direttori di festival, artisti, direttori di musei e di istituzioni pubbliche e private che hanno iniziato a collaborare e a supportarsi a vicenda attraverso inviti e scambi culturali in cui Visualcontainer ha svolto spesso un ruolo di promotore.
Nel 2010 l’Associazione ha organizzato una prima occasione di “Festival dei festival internazionali”, coinvolgendo tra gli altri Videoholica – Varna Bulgaria, Streaming Festival – Den Haag, Olanda, VideoPlay – Argentina, NamaTRE.ba – Bosnia Herzegovina e Videochannel – Cologne – Germania.
Dal 2011 Visualcontainer collabora con il Dipartimento di Belle Arti dell’Università di Arti Visive di Oradea (Romania) e il locale Museo Tarii Crisurilor. Ogni anno la direttrice del Dipartimento, Gabriela Diana Gavrilas, seleziona il tema curatoriale per creare un dialogo tra gli artisti romeni e italiani. Le opere sono poi esposte in vari luoghi istituzionali della città, grazie alla collaborazione del direttore Aurel Chiriac del Museo Tarii Crisurilor, creando in questo modo un dialogo con la cittadinanza di Oradea che si trova immersa nelle installazioni di videoarte. Nel corso di questi dieci anni di partnership, le tematiche affrontate hanno ampliato il discorso tra il linguaggio audiovisivo e la pratica artistica, sempre in un’ottica contemporanea e legata al mezzo.
L’attenzione dell’Associazione alla produzione artistica di aree poco accessibili, dove la diffusione delle opere d’arte è limitata per motivi geopolitici ha permesso di promuovere e diffondere contenuti di interesse particolare, come il Festival Window from Gaza dalla Palestina, e selezioni provenienti da festival siriani e iraniani.
Dal 2015 Visualcontainer svolge anche attività di tutoring con diversi enti ed università nazionali ed internazionali. Questa attività si rivela necessaria per coaudiuvare la ricerca individuale dei giovani artisti che si approntano al mondo professionale. L’esperienza dell’Associazione, il suo archivio di opere e le pratiche di divulgazione descritte, infatti, facilitano e favoriscono la comprensione dell’articolato panorama artistico audiovisivo e dei suoi attori da parte dei giovani artisti.
Nel 2020 è stato avviato VVVResidency, in collaborazione con Simona Da Pozzo e Vegapunk . Si tratta di una residenza online, dedicata a studenti delle accademie e delle università, che ha lo scopo di approfondire e affinare le pratiche di ricerca e sperimentazione individuali e si conclude con la realizzazione di un’opera di videoarte da presentare in ambito professionale attraverso il circuito di Visualcontainer.
Nel 2021 è stata realizzata la prima edizione di PANORAMICA, call su scala nazionale dedicata alla produzione audiovisiva sperimentale sul territorio italiano. Uno sguardo sulla ricerca videoartistica più attuale e contemporanea e promossa al grande pubblico in spazi istituzionali.
Queste e altre delle “best practice” messe in atto in questi anni, sono state raccolte nel volume “Il Video Rende Felici. Videoarte in Italia” a cura di Valentina Valentini e Cosetta Saba edito da Treccani nel 2022.