Flavio Scutti

Biografia


Nato ad Atessa (1978), Flavio Scutti è un produttore di video e audio di arte digitale. Ha iniziato ad interessarsi alla computer grafica da adolescente, quando ha comprato un Commodore Amiga. Dal 1995 sta conducendo ricerche sperimentali sui linguaggi audiovisivi, attraverso lo studio dei sistemi elettronici. Nel 2002 le sue opere sono state in mostra al MACRO, Museo d'Arte Contemporanea di Roma. Nel 2004 si è diplomato in Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Tra il 2002-2004 Flavio ha partecipato a "Rosa, Rosso, Progetto maglione nero", con il quale ha pubblicato due opere, una audio, "Quattro Tone", e un video, "Elementare Drive". Nel 2006 una sua traccia è stata inclusa nella compilation di musica chiptune chiamata "BIT Beat". Appassionato del mondo delle arti 8bit, Flavio Scutti è membro MicRoma e collabora con altri collettivi internazionali per l'organizzazione di eventi promozionali. Nel 2007 ha realizzato la colonna sonora di Mammam, performance visiva al Palazzo delle Esposizioni. Ha fondato duo pop synth Le Rose. Nel 2012 ha partecipato ad video installazione collettiva a cura di Dumb Occhi direttore creativo, Christian Petersen presso il Lawrence Loft a Seattle. Nel mese di giugno haperformato "neutrini" un soundscape basato sulle particelle subnucleari al The Format Contemporary Culture Gallery a Milano.

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Video  disponibili:

Rides, 5:26, 2016
“Rides” nasce girando un video sulla giostra in una festa patronale, il “Crazy Surf” della Zamperla.
Da molti anni non vivevo un'esperienza del genere e durante la corsa riaffiorarono moltissimi ricordi che credevo aver perso, ma erano lì come un sogno liquido che cercavano di dirmi qualcosa sul mio futuro, perché un sogno è self-contained in se stesso, nell'atto stesso del sognare; sia fisico che mentale, perché nel momento in cui si sogna, il proprio mondo è nel sogno stesso. A far riaffiorare le immagini intercorre un meccanismo deterministico, dove numerosi passaggi di morphing applicati sui frame compattano le forme in una stratificazione che plasma l'ambiente in realtà virtuale.
I suoni seguono in un parallelismo ossessivo, quasi ipnotico; permeano lo spazio in una sequenza aleatoria che ad ogni ripetizione arricchisce di dettagli la ricostruzione dell'esperienza.