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CORPO: Festival delle Arti Performative (I edizione)
C/O MUSEO E ARCHIVIO DEGLI ARTISTI ABRUZZESI CONTEMPORANEI – CASTELLO MAAAC – Largo Madonna Del Piano 1 Nocciano (PE)
e
Florian Teatro Stabile d’Innovazione Pescara
Teatro Marrucino di Chieti.
dal 28 al 29 maggio 2011
CORPI E SPAZI DELLA CONTEMPORANEITA’: visioni dalla videoarte
La necessità di uno sguardo sul sé e sugli altri ha costituito una delle sperimentazioni più precoci della videoarte, indirizzando precocemente gli artisti ad un’indagine del corpo come punto di partenza per un discorso sull’identità personale e sul rapporto individuo-società in tutti i suoi aspetti più comuni o nascosti.
A partire dagli anni Sessanta, quando l’occhio narcisisticamente potente della telecamera diviene il terreno d’elezione per la body art per restituire l’equazione arte = vita, i videoartisti non hanno mai smesso di offrire uno sguardo alternativo su quello che ci identifica e caratterizza nei rapporti con noi stessi ed il mondo, attraverso cadenze e movenze spesso volutamente diverse rispetto ai ritmi e codici imperanti.
Pure oggi questo ambito di indagine è protagonista nella ricerca video, grazie anche alla sempre più ampia diffusione della videocamera tra le donne artiste, che ne fanno la scelta espressiva privilegiata per indagare il corpo nella sua doppia vece di involucro esteriore e di scrigno di un universo peculiarmente femminile, che sa e vuole aprirsi alla ricerca di un’identità in una società comunque e sempre maschilista.
Questa lente sul singolo individuo può dunque andare ad ingrandire una più vasta platea di individui, unendo micro e macrocosmi dell’umano in un intreccio continuo: beneficiando degli sviluppi della più recente tecnologia digitale, la videoarte è uno strumento sempre più efficace nel riprendere i nostri corpi in movimento e restituire infine una visualizzazione fine ed ineguagliabile di tutte le costrizioni ed impossibilità che affliggono la nostra fisicità contemporanea e relative modalità di essere, percepire, comunicare ed esprimere, nel quotidiano come nell’arte.
Sono immagini capaci di accendere un’emozione e suscitare interrogativi, e che dunque chiamano in causa una caratterizzazione propositiva del video, in grado di dare una valenza attiva e maieutica anche alla cruda e semplice registrazione evenemenziale, qualora l’attenzione ai segni e all’estetica del corpo non sia invece declinata in narrazioni fantastiche e gustose. La videoarte attuale gioca così spesso sul confine tra le opposte pratiche del riprendere da un lato il reale tout-cort, attenendosi al livello della verità fenomenologica appena inverata dalla poetica artistica, e dall’altro di portare sulla scena una nuova teatralità antropologica arricchita da suadenti e maieutiche contaminazioni con i più diversi ed aggiornati linguaggi della sperimentazione audiovisiva e multimediale.
Alla fine, naturalmente, ciò che risalta, qualunque sia la scelta del videoartista, è la capacità di queste opere di dare letteralmente corpo al palcoscenico della contemporaneità, dove, a saper ben guardare, troveremo sicuramente anche noi stessi.
Giorgio Fedeli
Selezione video
Alessandra Arnò
Play 1’, 2010
Silvia Camporesi
Secondo vento, 3’45”, 2010
Pascal Caparros
Corpus, 06′ 04″, 2007
Francesca Fini
Note Off, 4:07, 2010
Mauro Folci
Noia, 1′ 46″, 2009
Global Groove
Paik or Paik,4’00”,2009
Jacopo Jenna
Lux Aeterna, 4’00, 2010
Maria Korporal
A Midwinter Night’s Dream, 3:37, 2010
Luca Christian Mander
Echo, 02′ 30″, 2009
Albert Merino
The city and the other, 03′ 10″, 2010
Marzia Moretti
Azione sovversiva minima 2, 01’07”, 2009
Sabrina Muzi
Remote body, 5’00″, 2008
Mauro Romito
Man/Wo, 04′ 08″, 2006
Natalia Saurin
Happily even after, 03′ 20″, 2008
Alessia Zuccarello
Emo, 8’00”, 2009
Il Museo di Arte Contemporanea di Nocciano apre la stagione primaverile ed estiva con un Festival sul più controverso dei fenomeni artistici della Storia dell’Arte: la Performance; un’occasione culturale per riscoprire il mondo della Body Art, degli Happening e dell’Azionismo.
La rassegna, denominata CORPO: Festival delle Arti Performative (I edizione), sarà composta da due sezioni: gli incontri-dibattito su artisti storici di cui saranno presentati delle video-performance e gli interventi performativi realizzati da giovani artisti in tre località diverse, il Museo di Nocciano, il Florian Teatro Stabile d’Innovazione di Pescara e il Teatro Marrucino di Chieti. Il Festival è a cura di Ivan D’Alberto, direttore del Museo di Nocciano e di Sibilla Panerai, storico dell’arte.
Durante i convegni organizzati a Nocciano e a Chieti saranno proiettati delle video-performance concesse dallo spazio milanese VisualContainer, una delle più importanti videoteche specializzate in video arte.
La rassegna ha ricevuto il patrocinio delle Provincie di Chieti e di Pescara, del Comune di Chieti, del FAI, del Museo Hermann Nitsch di Napoli, dello spazio milanese VisualContainer, del Florian Teatro Stabile d’Innovazione di Pescara e della Galleria Delloro Arte Contemporanea di Roma, mentre è stato possibile grazie al contributo economico del Comune di Nocciano, della Regione Abruzzo e della Fondazione Pescarabruzzo.
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