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XXXFUORIFESTIVAL,
29 Giugno – 8 Luglio 2016
Sedi Varie,
Pesaro
Lino Strangis, Metaphysical orogeny , 7:44, 2016
Sala Laurana, Pesaro
Curatori: Visualcontainer, Maria Paz Montecinos, Tobi Ayedadjou, Videonomad Project, Salvatore Camilleri Ignorarte, Eric Tapia Codec, Chiara Moro, Giulia Ronchi, Mauro Caramanica, Micole Basile, Scuola del Libro di Urbino.
Dal 29 giugno all’8 luglio si svolgerà a Pesaro la quinta edizione di XXXFuorifestival, la manifestazione che è diventata un vero e proprio laboratorio dedicato alle forme artistiche contemporanee e che propone installazioni di video arte e proiezioni di opere digitali di affermati artisti nazionali ed internazionali, presentati in luoghi istituzionali, palazzi storici, spazi privati ed esercizi commerciali.
La rassegna, che si avvale della direzione artistica di Tommaso Pedone e dell’impegno organizzativo dei fondatori della rassegna Claudia Ottaviani e Lorenzo Gennari si propone come cornice di iniziative create in concomitanza ai principali festival cittadini. L’intento è quello di arricchire, attraverso l’arte contemporanea, la proposta culturale della città, promuovendone l’immagine a livello locale, nazionale ed internazionale.
Numerose le location di prestigio che ospiteranno le opere proiettate, da Palazzo Mazzolari Mosca a Palazzo Toschi Mosca, sede dei Musei Civici, da Sala Laurana di Palazzo Ducale a Palazzo Ratti, sede della storica Boutique. Le installazioni continueranno presso Palazzo Tortora, Spazio Lugli, Zucca Home Gallery, Salucci Boutique, Kartell, Vernissa, Life Zone, Van Gogh, Cinquantotto.
La proposta curatoriale di quest’anno parte dalla Spagna, con la curatrice Maria Paz Montecinos che da Barcelona porterà due nuove opere video dell’artista Albert Merino, anche lui spagnolo, per una monografica che elabora trame filmiche con effetti ed atmosfere proprie dell’arte digitale. Da Berlino arriva al Fuorifestival la proposta curatoriale di Tobi Ayedadjou, curatrice di origine africana del progetto Videonomad, dedicato ad artisti provenienti dall’Africa o originari del continente, ma residenti in altri Paesi a causa di una diaspora lunga decenni.
L’agenzia di videoarte italiana VisualContainer, partner del Fuorifestival da quattro anni, è presente con l’ultimo lavoro del suo artista Lino Strangis, particolarmente interessante per gli appassionati di arte digitale.
Il progetto itinerante “GENE”, partito dalla Sicilia e presentato in oltre 20 città italiane durante gli ultimi mesi, viene curato da Salvatore Cammilleri, giovane critico siciliano, e dal team di Ignorarte. Una loop raccoglie una serie di video d’arte realizzata da artisti che propongono una personale concezione della parola “gene”.
Erick Tapia partecipa allo scambio culturale Italia/Messico con il Fuorifestival proponendo un duo di artisti messicani, i loro stili opposti creano un particolare contrasto estetico, riecheggiando le atmosfere dell’America Latina. La curatrice Chiara Moro presenta una selezione di quattro artisti, uno australiano, due italiani e uno libanese, una proposta contemporanea che unisce racconto sociale e digital art con gusto raffinato. Giulia Ronchi, giovane curatrice di origine Pesarese, residente a Milano, rappresenta il territorio attraverso una curatela che tratta temi profondi del sociale attraverso la performance in video e il mondo del teatro, arrivando alla sperimentazione pura. Mauro Caramanica ci trasporta con la sua proposta attraverso lo skyline della città di Karnak, mentre Micole Basile ripone uno sguardo poetico sulle fantasie degli anni d’oro del Surrealismo.
La rassegna, che prenderà il via tre giorni prima della Mostra del Nuovo Cinema e continuerà fino all’8 luglio ad essergli da cornice, ospita le opere dei giovani allievi della Scuola del Libro di Urbino e del Liceo Artistico Mengaroni di Pesaro e sarà arricchita con altri eventi ospitati in spazi commerciali e location all’aperto. Il progetto Fuorifestival continua così nella sua proposta culturale, promuovendo l’immagine della città di Pesaro, con l’obbiettivo di suscitare interesse nell’arte contemporanea in un pubblico il più eterogeneo possibile e sempre più desideroso di vivere la propria città attraverso un nuovo concetto di bellezza.
MAGIC MIRROR
Video art event – VII-th edition
21-22 Maggio 2016
h 19.00- 01.00
C/O
Fortezza di Oradea,
Piața Emanuil Gojdu, nr 41,
Oradea, Romania
Visualcontainer in qualità di partner di Magic Mirror è stata invitata a presentare una selezione di videorte che verrà installata presso la Fortezza di Oradea in occasione del festival che farà parte anche della Notte dei Musei.
Inoltre la selezione internazionale di Magic Mirror verrà presentata dal 9 al 19 giugno presso [.BOX] Videoart Project Space di Milano e in streaming su VisualcontainerTV International Videoart Webchannel.
Artisti in selezione: “The Flying Sisters” aka Sonia Armaniaco – Maria Korporal – Lino Strangis – Marta Roberti – Barbara Brugola & Trond Arne Vangen – Rita Casdia – Yuri Pirondi + Ines von Bonhorst – Katharina Gruzei – Micol Roubini + Lorenzo Casali
Organizzatori:
Dipartimento di Arti Visive – Facoltà di Arte – Università di Oradea
Museo Ţării Crişurilor, Oradea, Romania
Conflux Oradea (Romania)
Visualcontainer Italian Videoart Platform (Italia)
“Associare lo specchio con la ragione è stata una pratica intensiva di discussione filosofica fin dall’antichità. Secondo Marco Terenzio Varrone (116 aC – 27 aC), alcune leggende narrano di specchi magici di origine persiana, in grado di riflettere il futuro. Oggi il fascino degli specchi e le loro realtà molteplici sono trattati con lo stesso interesse sia per la scienza che per l’arte, la letteratura, la filosofia, la psicologia e l’antropologia.
– Metaforicamente, l’uomo contemporaneo è uno specchio del suo tempo; le diverse facce della realtà circostante si riflettono nella nostra mente, provocando reazioni che stimolano l’immaginazione con riflessi nel campo della scienza, della cultura e dell’arte. Sappiamo che lo specchio moltiplica l’immagine della realtà non solo metafisicamente. E’ utilizzato inoltre anche in fini pratici, nelle nuove tecnologie di produzione di energia, nei telescopi e laser, oltre che in architettura per decorare spazi, così come per la cura personale.
– Attraverso immagini video che si riflettono da specchio mentale (virtuale) dello spettatore,l’artista può fare più di questa moltiplicazione, sollevando dubbi che rendono la realtà più profonda, riflettendo così i mondi possibili che contemplano immagini contraddittorie e il recupero del potenziale infinito.
– Il pensiero dinamico e speculativo dell’artista si sviluppa immagini quotidiane che riflettono la normalità e che si ricompongono e ricontestualizzano fissando nuovi significati. L’immagine video ricreata acquisisce così forme inaspettate, rispecchiandosi su se stesse. Questi remake di immagini quotidiane stimolano l’immaginazione e avviano nuove ipotesi, idee, giudizi, realtà astratte, rendendoli più brutti o magici.
-Questa moltiplicazione dell’ immagine non sempre presuppone una logica caotica inadeguatezza, ma può portare a questioni metafisiche che sfidano la mente di chi opera mentalmente con queste immagini simboliche (artista o spettatore); si tratta di una ricerca di lucidità, di coscienza del sé, la riflessione minimizza la linea non protetta tra immaginazione e realtà, che porta alla fantasticheria alla grazia e alla bellezza.
– Queste immagini paradossalmente possono essere trasformate in eccesso. La moltiplicazione dello specchio rotto trasforma il tutto in incomprensibili, brutte e complicate immagini in cui il pensiero logico può essere assente al fine di liberarsi dal contenuto offuscato, faticoso e schizofrenico.
-In questo contesto, il mondo incoerente delle immagini, l’intuizione e l’esperienza precedente aiuta la liberazione dal mondo finto di doppiezza in cui le identità parallele vengono create, come in una rappresentazione che potrebbe essere scambiata per realtà che funge da modello.
Questo tipo di immagine irreale, parallela, finta è presente oggi nel mondo virtuale, negli avatar costruiti nei videogiochi, nei profili creati per i social networks, nella pubblicità, nella creazione di profili politici / culturali, nel fenomeno dei selfie che possono essere associati al mito di Narciso, che riflette un’immagine di tale bellezza e seduzione che affascina la persona che la possiede, diventando così simbolo di egoismo e vanità.
Lo specchio che riflette l’immagine inversa, parallela, deformata, enorme, moltiplicata e sempre seducente, può essere interpretato in due modi: come l’alienazione dei principi divini, la natura, l’essenza della vita, la coscienza; e dall’altra parte, può avere connotazioni positive come il recupero di alcuni valori invisibili come l’introspezione e purificazione spirituale; è quindi un’immagine che può riflettere il futuro del mondo se sappiamo usare le informazioni offerte dallo specchio in un modo saggio.”
Curatrice e Professore Associato Dott.ssa Gabriela Diana Bohnstedt Gavrilaș
Selezione video di Visualcontainer:
“The Flying Sisters” aka Sonia Armaniaco – Maria Korporal Heart-earth, 5:00, 2013
Lino Strangis – Metaphysical orogeny – 7.44, 2016
Marta Roberti – Scarabocchio, 3:00, 2015
Barbara Brugola & Trond Arne Vangen – Pic nic , 8.00, 2015
Rita Casdia – Life skin, 2:28, 2015
Yuri Pirondi + Ines von Bonhorst – Void Shades – 10:00, 2012
Katharina Gruzei – Dialoge I – IV,9’45, 2008/09
Micol Roubini e Lorenzo Casali – Green Gold , 13’40”, 2012
Un ringraziamento speciale a: Dott.ssa Gabriela Diana Bohnstedt Gavrilaș e Dr. Aurel Chiriac
Visualcontainer @ OBLIQUA
Mostra Internacional de Cinema Videoarte & Experimental
3-10 di Maggio 2016
LISBOA, Portogallo
selezioni di videoarte da: Brasile, Francia, Gran Bretagna, Italia, Messico, Spagna e Portogallo.
Obliqua Direttore del Festival / Paulo Botelho Menezes
Co-organizzato da Mario Gutiérrez Cru
curatori internazionali: VisualContainer (IT) / Proyector (ES) / One Minute Artists Moving Image (GB)/ L’Œil d’Oodaaq (FR) / Okular(ME)/ Strangloscope (BR)
Supportato da: Instituto Cervantes / British Council / Fábrica Braço de Prata / Appleton Square / Agência da Curta Metragem / Teatro do Bairro / Casa da América Latina / Cossoul / Germinal
Visualcontainer presenta:
BODY LANDSCAPES a cura di Visualcontainer (Alessandra Arnò)
6.5.16 h 21.30 @ Appleton Square Gallery, Lisbona
4-8.5.16 Loop tutti i programmi @ Fabbrica Braço de Prata + Teatro do Bairro, Lisbona
Artisti: Barbara Brugola & Trond Arne Vangen – Rita Casdia – Armida Gandini – Claudia Maina – Lucia Veronesi – Patrizia Bonardi – Eleonora Manca – Silvia Camporesi – Salvatore Insana + Elisa Turco – Chiara Mazzocchi – Elisabetta Di Sopra – Natalia Saurin – Mauro Folci – Micol Roubini + Lorenzo Casali
BODY LANDSCAPES vuole svelare il rapporto tra corpo e paesaggio in ambito audiovisivo. Gli artisti italiani spesso hanno indagato il potenziale del paesaggio attraverso la performance e l’ attitudine visiva. Alcuni si concentrano sulla ri-mappatura del territorio attraverso il corpo come unità di misura, altri lavorano sull’apparenza subliminale collegata a luoghi particolari.
L’immaginazione ci trasporta quindi verso paesaggi subliminali, luoghi sognati a volte sospesi tra realtà e invenzione. Il Paesaggio rivelato attraverso il quotidiano umano e la documentazione. Il corpo e il paesaggio sono modellati dal tempo e dalle storie personali.
Questi vari approcci vogliono portare il pubblico tra luoghi subliminali, inesplorati e corpi abitati mediante l’esperienza.
Opere selezionate:
Barbara Brugola & Trond Arne Vangen, Pic Nic, 8.00 2015
Rita Casdia: I d. 04:50 2015
Armida Gandini – Muovo Sonnambula al mondo, 2’00 “2012
Claudia Maina – FALLING-ABBIGLIAMENTO, 04’13 “, 2007
Lucia Veronesi – Paesaggio Senza Titolo # 7, 2 ’32’ ‘2014
Patrizia Bonardi – Eseguire con il passato, 4: 41 2014
Eleonora Manca – Anamorfosi, 03:15 2015
Silvia Camporesi – SIFR – La DISTANZA canonica, 4’10 “2010
Salvatore Insana + Elisa Turco – Fase di Dormienza, 3’48 “2015
Chiara Mazzocchi – Sleeping Standing – 04:34 2014
Elisabetta Di Sopra – Temporary, 5 ‘: 00 2013
Natalia Saurin – Contemplazione, 03:33 2010
Mauro Folci – Esodo / Esodo, 1’37 “2011
Micol Roubini + Lorenzo Casali, accensione, 8’40 2010
Obliqua, la prima edizione della International Video Art & Exhibition Experimental Cinema che si terrà a Lisbona dal 4 al 10 maggio 2016, è dedicata a creare un circuito alternativo di esposizione e il dialogo di video arte e cinema sperimentale a livello internazionale. Presentando curatorships che rappresentano invitato i paesi, in questa edizione sono Brasile, Francia, Gran Bretagna, Italia, Messico e Spagna, così come uno che rappresenta il Portogallo.
Obliqua vuole stabilire relazioni tra l’immagine in movimento sperimentale e il pubblico, tanto quanto tra gli occhi degli autori e curatori, un eterogeneo corpo forme organiche si collegano alla cultura dei vari paesi rappresentati verso una aspirazione più ampia e unificante che contraddice una certa tendenza della società contemporanea.
http://obliqua.pt/
programma del Festival:
http://obliqua.pt/programa.html
Un ringraziamento speciale a: Paulo Botelho Menezes
DONA IL 5 x 1000
Visualcontainer
Via Volturno 35
20124, Milan – Italy
info@visualcontainer.org